Il Supporto tra Pari: Emanuele

"Mi chiamo Emanuele, ho 26 anni e sono un depresso grave.

La mia unica fonte di gioia ed interesse, che riesce a tenermi vivo, sono i videogiochi.

Sin da bambino mi sono appassionato a questo settore e anche le mie scelte scolastiche sono ricadute in questa direzione, iscrivendomi all’Istituto Tecnico con indirizzo Informatica e Telecomunicazioni.

I videogiochi rappresentano tutto per me, sono quelle realtà alternative alla di vita dove puoi sentirti qualcuno, dove puoi essere protagonista e non spettatore passivo di una storia, dove con determinazione e impegno riesci sempre a vincere e non, come nella vita reale, dove ci puoi mettere tutto l’impegno che vuoi, ma se sei nato tondo non puoi morire quadrato.

La mia giornata tipo è scandita tra letto e postazione PC.

Non ho la forza, l’interesse o il piacere di coltivare relazioni con altre persone, che col loro bagaglio di problemi non sono in grado di capire la mia condizione di fragilità e la cui conoscenza non apporta niente di positivo, anzi, mi fa perdere tempo ed energie, che non ho mai in abbondanza.

E così, giorno dopo giorno, gioco dopo gioco, stavo costruendo la mia gabbia dorata fatta di non azione, di accettazione incondizionata della mia condizione, senza alcuna convinzione di poterne uscire e modificare lo status quo.”

La richiesta al Facilitatore Sociale della Salute Mentale ci giunge dai genitori di Emanuele, preoccupati per la sua condizione di isolamento, sia sociale che relazionale.

Un isolamento desiderato e cercato, ma che nella realtà nasconde ben altro.

Alla pari e attraverso un ascolto empatico delle difficoltà e del vissuto personale, si è proceduto a scardinare le false certezze e credenze di Emanuele.

Si è osservato come sia importante avere uno Star System, ovvero una costellazione di Persone che potessero influenzarlo positivamente, che potessero supportare e sostenere la sua condizione di fragilità, e che potessero, alla pari, fungere da facilitatori di cambiamento, attraverso il racconto e l’acquisizione di nuove consapevolezze.

Si è andati a lavorare in sinergia sulla sua paura del rifiuto e del fallimento, attraverso un percorso di conoscenza di sé e delle proprie unicità.

Attraverso il percorso di Facilitazione Sociale, Emanuele gradualmente ha ripreso ad uscire, a darsi degli appuntamenti fuori casa con conoscenti e amici.

Emanuele ha così gradualmente riscoperto il valore e l’importanza delle relazioni nel proprio processo di guarigione e di uscita dalla malattia.

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