Sono di rientro da una mattinata al centro diurno. Sono stanca, demotivata, sempre le stesse identiche attività e nulla che possa in qualche modo cambiare la mia condizione di Persona bisognosa di cure, di attenzioni e di terapie occupazionali.

Sono Marika, ho 35 anni e penso di meritarmi di più.

Sì, è vero, convivere con la malattia mentale non è semplice, ma vivere giornate intere scandite unicamente dalla malattia, prima tua e poi da quella degli altri, non fa altro che acuire e cronicizzare la tua condizione di malata.

Non riesco ad immaginarmi in modo diverso, se non malata.

Mi mancano punti di vista differenti, di chi ha altri tipi di problemi, altre dinamiche. Ho bisogno di situazioni che attraverso uno scambio alla pari possano dare valore alle nostre esperienze e ai nostri vissuti.

Ho bisogno di una boccata di ossigeno, di aria pura e pulita che sintonizzi il corpo e la mente verso nuovi canali, di benessere e di felicità.

Ho desiderato un nuovo inizio e grazie alla presenza del Facilitatore Sociale della Salute Mentale, tutto questo è stato possibile.

Abbiamo progettato e pianificato spazi e momenti miei personali, da dedicare a nuove forme di socialità, attraverso la ricerca di luoghi e associazioni deputati allo sviluppo di competenze relazionali e all’avvio di conoscenze con persone della mia stessa età che potessero contribuire alla mia crescita personale.

Un mix di esperienze, vissuti, storie ed emozioni si sono alternate dentro di me arricchendomi dal punto di vista emotivo e relazionale.

Un nuovo equilibrio personale si sta affermando, frutto del lavoro di squadra con il Facilitatore Sociale, nella direzione di quella crescita personale tanto desiderata e ambita.

Grazie al Facilitatore Sociale, ho riscoperto il valore della condivisione e la forza motrice, nella vita, delle relazioni significative ed autentiche.