Il Supporto Tra Pari: Una strada verso la Felicità

Il lockdown ha cancellato le mie precarie certezze e la mia identità, prima
professionale e poi personale.
Mi chiamo Alessio, ho 36 anni e lavoravo in una cooperativa di tipo B, di inserimento
lavorativo di sofferenti psichici, in qualità di Addetto alla Manutenzione del verde.
La crisi, prima economica e poi sociale, ha fatto sì che le commesse si riducessero al
punto tale da non consentire più di pagare il mio stipendio.
Un vuoto totale dentro di me. Ed ora che faccio? Come verrà modificata la mia
routine giornaliera? Come ci si rimette, alla mia età, sul mercato del lavoro, con le
mie fragilità e in un contesto non protetto?
Tutto questo ha generato in me ansie, paure, notti insonni e la convinzione della fine
di ogni possibilità, presente e futura, di rimettermi in gioco attraverso nuove
opportunità, di vita e professionali.
Parlando con amici, ho scoperto l’esistenza della figura del Facilitatore Sociale della
Salute Mentale ed è in quell’istante che, spinto da un desiderio di cambiamento, ho
deciso di intraprendere con lui un percorso di ascolto.

Dopo un lavoro di autoanalisi e di ridefinizione di una mia identità professionale,
attraverso bilanci di competenza, simulazioni di colloquio, redazione di un CV job-
oriented e un percorso di crescita professionale felice, mi sono sentito pronto a
rimettermi in gioco.
Con la supervisione e il supporto del Facilitatore Sociale della Salute Mentale, ho
iniziato a rispondere alle prime offerte di lavoro, in linea con il mio background
professionale e con le mie aspirazioni di vita.
Con una grinta ritrovata, ho iniziato anche a sostenere i primi colloqui di lavoro.
Nel giro di sei mesi, la mia vita è cambiata in meglio, riuscendo a trovare un lavoro in
linea con il mio profilo professionale, gratificante, stimolante e foriero di felicità.

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