Il Supporto tra Pari: Daniela

Sono Daniela, ho 35 anni e sono un’ossessiva compulsiva.

La mia vita è scandita da tanti piccoli rituali, fissi e non modificabili. Vorrei tanto riuscire a non ritualizzare tutto ciò che mi capita nella vita e vorrei tanto lavorare su questo, essendo consapevole delle mie patologie e delle mie difficoltà.

Ho incontrato Antonio, Facilitatore Sociale della Salute Mentale, che mi ha proposto di partecipare ad un gruppo di contaminazione, composto da sofferenti psichici, con l’intento di condividere il fardello psicologico della malattia e di trovare in modo condiviso spunti di riflessione, idee e soluzioni operative al mio disagio.

Gli incontri, a cadenza settimanale, sono moderati da un Counselor Professionista e da un Facilitatore Sociale della Salute Mentale.

I giorni precedenti ero un po’ emozionata e tesa, non sapevo a cosa sarei andata incontro e come sarei stata accolta ed accettata.

Per me, che cerco di vivere in assenza di imprevisti, questo interrogativo non mi aveva fatto dormire la notte.

Poi arrivò il fatidico giorno ed io, titubante nell’intraprendere questo percorso, piena di dubbi ed insicurezze, ho superato la prova, riuscendo a presentarmi all’incontro.

I ragazzi sono stati, sin da subito, accoglienti, e si sono mostrati interessati e desiderosi di conoscermi.

Tutte queste attenzioni erano nuove per me. Se da una parte facevano piacere, ti facevano sentire protagonista della tua storia, dall’altra mettevano disagio e generavano “un’ansia da prestazione” mai provata prima.

Ricordo ancora con precisione, lo stato emozionale che ho vissuto al rientro a casa dal primo giorno di gruppo: gioia e felicità per il nuovo che avanzava, ma anche paura, di fallire o che quest’esperienza si dimostrasse solo un altro vicolo cieco.

Frequentando in modo costante il gruppo, i sentimenti negativi hanno lasciato lo spazio alla voglia di condividere me stessa con chi può capirmi e di trovare in modo maieutico, attraverso il supporto degli altri, idee e suggerimenti concreti per combattere la mia malattia e trovare un nuovo equilibrio personale.

Una sfida che oggi mi sento in grado di cogliere, grazie e soprattutto alla Forza del gruppo.

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